14 Agosto – Marsala

Siamo sbarcati a Marsala in tre, senza camicie rosse. Nel parcheggio vicino al centro ci ha accolti la padrona di casa un po’ brilla con un mucchio di assi del cesso nel portabagagli. Le abbiamo interrotto una cena con amici –ha sostenuto- eravamo in abbondante ritardo. Abbiamo speso tutta la giornata ad Agrigento. Prima visitando la valle dei templi, poi la casa di Pirandello, poi la pizzeria fuori dalla casa di Pirandello e poi la scala dei turchi fino a goderci il tramonto sul suo candido e sporchevole biancore. Siccome ieri eravamo stanchi stanchi stanchi stanchi e siamo andati a dormire tardi tardi tardi tardi e ci siamo svegliati molto in anticipo rispetto alle nostre abitudini e la giornata è stata intensa, questa sera andiamo a dormire presto presto presto presto. Non so ancora dirvi com’è Marsala ma in piazza c’è una libreria aperta anche di notte e ci siamo comprati un sacco di libri. Saltata cena siamo riusciti a elemosinare un gelato da un locale in chiusura. Brioches con gelato. Per immagini la cosa più volgare e sensuale che abbia mai mangiato. Quando e se mai ne avrete il piacere dell’assaggio, l’analogia vi balzerà felicemente in testa in meno di un secondo. Ora Dandy e Fred litigano sulle tecniche di lavaggio in lavatrice. Volevano fare una cosa comune ma sembra che le divergenze concettuali sul modo di trattare i capi nuovi e/o delicati siano troppo distanti per trovare la via di un unico, amichevole lavaggio collettivo. Per fortuna ho già lavato tutto a mano. La luce intanto continua a saltare. Quanto è importante la luce. Dal terrazzo dell’appartamento, sulla facciata antistante, usando le ombre cinesi, siamo riusciti a creare due occhi giganteschi, dandogli perfino un briciolo di personalità. Occhi spaventati o assonnati. Strabici al massimo della pratica. Chissà cosa vede un occhio fatto di ombra.