Roddy Doyle – Paddy Clarke ah ah ah

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Venivamo giù per la nostra strada. Kevin si fermò ad un cancello e col bastone gli mollò un colpo. Era il cancello della signora Quigley; quella stava sempre alla finestra ma non faceva mai niente.“Quigley!”
“Quigley!”
“Quigley! “Quigley! “Quigley!”
Liam e Aidan svoltarono per il viottolo di casa loro. Noi non dicemmo una parola; loro anche. Liam e Aidan non avevano la mamma. La signora O’Connell, così si chiamava, era morta.
“Sarebbe forte, no?” dissi io.
“Sì”, disse Kevin. “Fortissimo”.
Parlavamo del fatto di avere una mamma morta. Sinbad, il mio fratellino, attaccò a piangere.

 

DUE PAROLE

Paddy Clark è un bimbo di dieci anni che descrive entusiasticamente ogni cosa intorno a lui. Questo genere di letteratura mi è molto caro e ben conosciuto non solo in quanto alcuni dei romanzi che hanno accompagnato la mia formazione letterale hanno come protagonista un pre adolescente (Holden Caulfield e Arturo Bandini su tutti, per dire) ma anche per il fatto che il mio primo (al momento unico) romanzo utilizzi la stesso artificio narrativo: la presunta innocenza di un bambino a guisa di lente per l’interpretazione della realtà. La semplicità di osservazione è un valore immenso, che spesso dimentichiamo di usare.

 

INFO UTILI

290 pagine , 5 ore di lettura circa.
Guanda – Le fenici tascabili (ISBN 978882468439)
In copertina : Moise Kisling – Les trois orphelins