E, mentre riempiva il paniere, il canto era in Kino, e il ritmo del canto era il suo cuore che batteva divorando l’ossigeno del suo fiato trattenuto, e la melodia del canto era l’acqua grigio-verde e i piccoli animali guizzanti e le nuvole di pesci che lo sfioravano e in un baleno erano scoparsi. Continua a leggere
Autore: lapo
Carlo Rovelli – Buchi bianchi
In un universo in equilibrio, come nella vasca dopo che si è acquietata l’onda, nessun fenomeno ci permetterebbe di distinguere il passato dal futuro. Non potremmo dire in che direzione va il tempo. Ma ci sarebbe una conseguenza ancora più radicale, per noi: non ci potrebbero essere i nostri pensieri. Continua a leggere
Emil Cioran – Il funesto demiurgo
Essere vissuti da sempre con la nostalgia di coincidere con qualcosa, senza, a dire il vero, sapere che cosa… è agevole passare dal non credere al credere, o inversamente. Ma a che convertirsi, e che mai abiurare, immersi in una lucidità cronica? Continua a leggere
Azar Nafisi – Leggere Lolita a Teheran
All’inizio della rivoluzione avevo sposato un uomo che amavo. In quel periodo Mahshid, Nassrin, Manna e Azin erano appena adolescenti, Sanaz e Mitra ancora più giovani e Yassi aveva solo due anni. Continua a leggere
Robert Musil – I turbamenti del giovane Törless
Perché i pensieri sono qualcosa di strano. Spesso non sono che accidentali; passano senza lasciar traccia; e i pensieri hanno la loro stagione morta e la loro stagione viva. Talvolta si può avere un’intuizione geniale e tuttavia essa appassisce lentamente sotto le nostre mani, come un fiore. Continua a leggere
Andrea Camilleri – La forma dell’acqua
“Questo sta a lei scoprirlo, se ne ha voglia. Oppure può fermarsi alla forma che hanno fatto prendere all’acqua”. Continua a leggere
J. R. Moehringer – Oltre il fiume
Nel sogno lei ha detto a Quill che il Giordano lo aveva già attraversato un’altra volta, in un sogno precedente, e anche allora il fiume era ingombro di ostacoli. «Era tutto così aggrovigliato» dice Mary Lee «e io nuotavo a fatica, cercando di arrivare dall’altra parte. Continua a leggere
Carlo Sgorlon – Il vento nel vigneto
Il lavoro faticoso lo faceva sudare e la polvere dell’intonaco sbriciolato si mescolava col sudore. Ogni tanto si guardava i calzoni e la giacca impolverati, ma non ci badava perché quello era lo sporcarsi di chi lavora, che ben non dava fastidio ma anzi metteva allegria. Continua a leggere
Étienne Kern – Il sarto volante
Questa foto è stata scattata la mattina stessa, il 14 Febbraio 1912. Si distingue chiaramente, alla tua destra, uno dei pilastri della Torre Eiffel. Ci siamo. Manca pochissimo. Pugni chiusi, petto in fuori, sguardo audace, tutto nel tuo aspetto emana fierezza. I piedi ben piantati per terra. I baffi, voluminosi come sempre, sono un po’ incurvati all’insù. Ci credi. Continua a leggere
Leonardo Sciascia – Todo Modo
E del resto credo che il laicismo, quello per cui vi dite laici, non sia che il rovescio di un eccesso di rispetto per la Chiesa, per noi preti. Applicate alla Chiesa, a noi, una specie di aspirazione perfezionistica; ma standone comodamente fuori. Continua a leggere