Italo Calvino – Il visconte dimezzato

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DAL TESTO

“Così si potesse dimezzare ogni cosa intera” disse mio zio coricato bocconi sullo scoglio, carezzando quelle convulse metà di polpo, “così ognuno potesse uscire dalla sua ottusa e ignorante interezza. Ero intero e tutte le cose erano per me naturali e confuse, stupide come l’aria; credevo di vedere tutto e non era che la scorza. Se mai tu diventerai metà di te stesso, e te lo auguro, ragazzo, capirai cose al di là della comune intelligenza dei cervelli interi. Avrai perso metà di te nel mondo, ma la metà rimasta sarà mille volte più profonda e preziosa. E tu pure vorrai che tutti sia dimezzato e straziato a tua immagine, perché bellezza e sapienza e giustizia ci sono solo in ciò che è fatto a brani.

 

DUE PAROLE

Come per stessa ammissione di Calvino, il dimezzamento del Visconte è metafora di amputazione intellettuale, di mancanza di completezza e rotondità di pensiero (non senza riferimenti politici e/o culturali all’élite pensante del tempo). La storia è una fiaba costruita sulla personale esperienza familiare dello scrittore che, mescolando reminiscenze infantili, dà vita ai personaggi araldici di Terralba, patria del Visconte Medardo, caduto in suolo Boemo, intento a difendere la patria dai Turchi.
Salvato per miracolo, il Visconte si ritrova però sezionato esattamente in due parti. La prima di queste, l’unica conosciuta per buona parte del racconto, torna alle sue terre d’origini esercitando il male, e solo il male, come metro di giudizio. Lo scompiglio creato da questa iniquità è pari soltanto al secondo evento cruciale della storia, il ritorno della metà buona del Visconte, anch’essa largamente imparziale ed inefficace, poiché votata unicamente alla bontà.
Una storia edulcorata, dipinta con i soliti colori tenui di Calvino, quasi banale per semplicità d’esposizione e di messaggio. La completezza finale del Visconte, magicamente riunito in un unico corpo tramite la forza dell’amore per la giovane Pamela, arriva a chiudere il quadro fiabesco, ma è interessante notare, a mio avviso, come la catarsi, sebbene chiusa in lieto fine dal punto di vista del visconte, rimanga volutamente aperta per il vero protagonista del romanzo, il giovane nipote di Medardo: voce e coscienza dell’intera vicenda.

 

INFO UTILI

98 pag, 1 ora e mezza di lettura circa

opere affini : The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde – Stevenson

 

ORIGINI

Il visconte dimezzato – Oscar Mondadori (ISBN 9788804370871)