All’epoca in cui al cimitero leggevo le epigrafi sulla tomba di famiglia, avevo appena quel po’ di istruzione che mi permetteva di sillabarle. Mi riusciva difficile persino interpretare il loro semplice significato, poiché leggevo moglie del Summenzionato come un complimentoso riferimento all’ascesa di mio padre a un mondo migliore; e non ho dubbi che se a uno dei miei parenti morti si fosse alluso come Sottomenzionato, mi sarei formato un’opinione pessima di quel membro della famiglia. E neppure avevo le idee chiare su quali posizioni teologiche pretendesse da me il catechismo; ricordo infatti nitidamente di aver supposto che il mio impegno a seguire la stessa via tutti i giorni della mia vita, mi imponesse l’obbligo, una volta fuori di casa, di attraversare il villaggio prendendo sempre la stessa direzione, senza mai variarla svoltando in giù all’altezza del carraio, o in su all’altezza del mulino.
DUE PAROLE
Tutto inizia in un luogo mistico, dantesco, un cimitero e un incontro con un lugubre personaggio. Racconto in prima persona, protagonista il giovane orfano Pip, vent’anni più giovane della sorella, che gli fa da seconda madre. Personaggi cascano in un’ambientazione fabiesca, sempre ammantati di magico mistero (si scoprirà poi una patina adolescenziale). Un testo zeppo di umorismo corrosivo.
“Vieni a fare a pugni! disse il pallido giovanottello.Cos’altro potevo fare, se non seguirlo? Da allora me la sono posta spesso, la domanda: ma cos’altro potevo fare?”
Ma chi è Pip? Chi rappresenta? Un bimbo che vuole diventare grande, IL bimbo che vuole diventare uomo.
“Biddy, dissi, dopo averle imposto il segreto, voglio diventare un signore.Io non lo vorrei, se fossi al tuo posto! Non credo che ti serva. Biddy, dissi con una certa severità, ho delle ragioni particolari per voler diventare un signore. Tu lo sai meglio di me, Pip; ma non credi di esser più felice così come sei? Biddy, esclamai con impazienza, io non sono affatto felice così come sono. Mi disgusta il mio mestiere e la mia vita; non mi sono mai piaciuti, sin dall’inizio del contratto. Non essere assurda.”
Così chiosa la sua vocazione il piccolo aiutante fabbro, ma la via è lunga, ardita. C’è un desiderio, forse freudiano, forse dovuto al carattere semi-autobiografico dell’opera, di un orfano di venire accettato, di trovarsi un padre (che in questo caso è comunque un avanzo di galera). C’è un qualcosa di Edipico nell’opera, profondamente disturbante nella concezione e nell’attuazione degli sviluppi (appositamente ingigantiti per garantirsi la fedeltà del lettore, ricordiamo la natura a puntate del romanzo). La rigenerazione e la “purificazione” dello spirito umano, totalmente ignaro della sua natura meschina. La volontà di un omicida e di un reietto di riplasmarsi in un vero borghese attraverso una sua decisione (del tutto non voluta dallo stesso Pip, come può essere la volontà non espressa di ogni nascita). La resurrezione dello stesso reietto a persona di alti valori morali, un buono di fondo.
“Ci mancava solo questo; quel disgraziato, dopo aver reso disgraziato me accumulandomi addosso per anni le sue catene d’oro e d’argento, per venire da me aveva rischiato la vita e ora io la tenevo in custodia! Se l’avessi amato invece di provarne orrore, se mi avesse attratto la più amorosa ammirazione invece che respinto la più intensa ripugnanza, non sarebbe stato peggio. Al contrario, sarebbe stato meglio, perché in quel caso la sua salvezza avrebbe provocato il mio tenero e spontaneo interessamento.”
C’è l’immediata realizzazione del senso della vita da parte del protagonista (il romanzo è altresìin prima persona) che, in un sol colpo, capisce che la sua intera esitenza stava andando in direzione completamente opposta alla sua credenza (dicevo, appunto, l’Edipo). Così è per l’infervorato, per l’illuminato (Paolo di Tarso, un esempio), per l’erudito che per la prima volta giunge alla verità di un suo ragionamento, come se questa fosse una semplice equazione matematica.
Dal punto di vista stilistico, è notevole e magistrale il morfismo applicato alla prosa, che si adatta all’età di Pip. Il racconto, da scanzonato e fiabesco (paragonabile alla giioventù e alla pubertà) diventa, per contenuti -non per stile- più introverso e cervellotico man mano che Pip diventa adulto. Le verità vengono rivelate e Pip scopre la natura delle persone che gli sono sempre state attorno. Ovviamente, non si trova solo la riscoperta del protagonista, ma anche delle altre comparse.
La lezione formativa è ottima, poiché mite e borghese. Avviene addirittura un ridimensionamento del protagonista e delle sue (great) aspettative e ad ognuno di noi è capitato di sentirsi speciale -se non il più speciale- del mondo. Nonostante la natura degli eventi straordinari (speciali, appunto) delle cose che capitano a Pip, la sua evoluzione termina con un modesto e normalissimo vivere. Non c’è l’esplosione dell’eroe (il finale è buono, certo, ma non epico) non c’è nessuna evoluzione fuori dalla media. La trasformazione da crisalide in farfalla culmina appunto con valori nobili quali parsimonia, fiducia, affidabilità e responsabilità e non con atteggiamenti fuori dalla righe.
La ricorsività degli eventi è un tema spesso ripreso in letteratura. Il ciclo continuo viene spesso utilizzato per dare longevità all’opera. La storia di Pip, nata da un defunto Pip, potrebbe ripartire con il piccolo Pip di Joe e Biddy. I personaggi, più che dividersi in buoni e cattivi, (e questo secondo me è la parte più originale dell’opera) si dividono in reali ed irreali, come la scelta che, in fondo, contraddistingue lo scernere delle volontà del nostro futuro.
Piccolo riassunto per punti degli eventi:
PARTE PRIMA
01- Presentazione di Pip. Lugubre incontro al cimitero e minacce da parte di uno sconosciuto che chiede a Pip di procurar lui una lima e del cibo.
02- Introduzione della sorella di Pip e di suo marito, Joe Gargery. Pip fa scorte e fugge di casa di nascosto
03- Pip porta viveri e una lima all’uomo misterioso.
04- Pranzo con il chierico Wopsle, il carraio Hubble e signora, e lo zio Pumblechook (zio di Joe) un
facoltoso mercante di grano della città vicina. Comparsa dei soldati a casa.
05- Dopo aver banchettato, i soldati portano Pip e Joe alla ricerca del fuggiasco e del forzato. Li trovano e i due si accusano a vicenda per salvarsi. Compare la lima rubata da Pip dal cognato. Forzato portato via in barca.
06- Ipotesi in famiglia sul furto della lima da parte del forzato. Omertà di Pip.
07- Pip e Joe discutono della “cultura” di Joe, che profonde molti complimenti alla moglie. Invito ricevuto da Pip per andare a giocare a casa di Miss Havisham dei quartieri alti.
08- Pip si sposta dallo zio Pumblechook. Cercando la casa dove sarebbe dovuto andare a giocare si imbatte in Miss Havisham, una donna maliconica e sola che vive nel buio, in un ambiente tetro. La donna chiede a Pip di giocare, il quale, in imbarazzo per la sua incapacità, rifiuta. Arriva Estella. Dopo aver perso una partita ad assopigliatutto Pip esce dalla strana casa. Havisham chiede a Pip di tornare da lei il mercoledì successivo. Visione surreale della donna impiccata nel bar.
09- Pip racconta, mentendo, il pomeriggio passato da Havisham a suo zio Pumblechook e alla sorella. Poi Pip confessa tutto a Joe.
10- Pip chiede alla sua amica Biddy di educarlo. Tornado a casa trova Joe che conversa con uno sconosciuto al bar. Dopo una breve introduzione Pip capisce che lo sconosciuto è il forzato che aveva fatto arrestare.
11- Pip torna dalla Havisham, che ha tre ospiti: Camilla, Sarah e Raymond. Havisham chiede a Pip di farla camminare per la stanza. All’uscita, Pip incontra un ragazzino e ci fa a pugni per gioco.
12- Paura di essere incolpato per la scazzottata. Altra visita dalla signora Havisham, che diventa poi una cosa abituale. Entrato nelle grazie della signora, la Havisham chiede che Pip divenga apprendista di Joe.
13- Joe, Pip e la sorella si presentano da Havisham agghindati. Dopo discussione con Pumblechook viene deciso di vincolare Pip come apprendista. Festeggiamenti.
14- Pip lavora controvoglia per Joe.
15- Garzone Dolge Orlick, lite con Joe. Pip incontra Wopsle. Al ritorno a casa trovano Joe e la moglie aggrediti.
16- Sospetti su Orlick e sul forzato. Sorella di Pip in gravi condizioni.
17- Pip si interessa a Biddy. Le confessa la sua infatuazione per Estella. Rivaluta Biddy.
18- Avvocato Jaggers che comunica grandi speranze per Pip a Joe. Un misterioso benefattore vuole fare di lui un signore. Jaggers si offre come tutore di Pip. MAtthew Pocket come precettore.
19- Pip litiga con Biddy pensandola invidiosa, credendosi superiore. Pranzo a casa di Pumblechook. Pip compra vestiario nuovo. Partenza di Pip per Londra.
PARTE SECONDA
22- Pip si presenta nell’ufficio di Jaggers. Coonosce Wemmick, l’aiutante di Jaggers e il signor Pocket. Incontro con Herbert Pocket (il giovane pallido). Fanno amicizia e Herbet comincia a chiamare Pip, Händel. Rivela la storia di Miss Havisham. Presentazione di Pip in famiglia.
23- Incontro con la signora Coiler, la vicina. Pranzo in casa Pocket con tutta la famiglia.
24- Dialogo con Wemmick
25- Pip studia e spende soldi. Visita la casa di Wemmick.
26- Pranzo a casa di Jaggers con tutti i ragazzi. Scaramucce con Drummle.
27- Lettera di Biddy che avvisa Pip della visita di Joe a Londra. Joe presentato a Herbert. Joe dice a Pip che Estella vuole rivederlo e se ne va, umilmente.
28- Pip sale su una diligenza per tornare a casa. La diligenza è piena di forzati, compreso il suo, che non lo riconosce poiché Herbert lo saluta come Handel.
29- Nuova visita dalla signora Havisham che spinge Pip verso l’amore per Estella (Havisham).
30- Pip torna a Londra da Herbet e gli confessa il suo amore per Estella. Herbet spiega le sue incertezze sulla loro possibile relazione.
31- Pip va a vedere l’Amleto di Woplse a teatro.
32- Estella scrive a Pip annunciandogli una visita a Londra. Pip visista un prigione con Wemmick.
33- Estella racconta la sua infanzia a Pip, gli offre la mano.
34- Pip inizia a spesperare soldi e contrarre debiti, seguito da Herbert. Morte della sorella di Pip.
35- Onoranze funebri per la sorella. Pip discute con Biddy.
36- Jaggers chiama Pip a colloquio per parlare della sua situazione finanziaria e dei suoi sperperi. Il benefattore di Pip riconosce una cifra di 500 sterline l’anno, nella quale deve riuscire a stare.
37- Visita a Walworth con Wemmick. Pip aiuta segretamente il vecchio Pokcet a realizzare un affare per la partecipazione in un’azienda navale,senza dire nulla a Herbert.
38- Pip accompagna Estella da miss Havisham. Diverbio fra le due donne. Pip scopre che Estella è conosciuta da un altro uomo, Bentley Drummle. Remprimenda gelosa di Pip ad Estella.
39- 23 anni di Pip, cambio di residenza. Nel mezzo di una lettura notturna il vecchio forzato si presenta insaspettatamente a casa sua e rivela di essere il suo benefattore.
PARTE TERZA
40- Pip nasconde il forzato dicendo essere suo zio, tale signor Provis. (nonostante il suo vero nome sia Magwitch Abel). Conferma con Jaggers che il signor Provis si sia “rivelato”. Herbet ritorna dal viaggio in Francia e conosce Provis.
41- Pip si confronta con Herbet sulla migliore soluzione da trovare per il problema dell’ospite inatteso e non voluto.
42- Provis/Magwitch racconta la storia della sua vita. Si scopre il grand nemico della sua avventura che è un tale chiamato Compeyson, il quale fu rintracciato da Provis grazie all’aiuto (non voluto) del giovane Pip. Herbert capisce che Compeyson è anche il primo amore di Miss Havisham, nonché causa delle sue bizzarrie.
43- Pip va a trovare nuovamente Estella, e poi Joe. Incontra Drummle e arriva vicino ad un altro litigio.
44- Pip chiede a Miss Havisham di subentrare al posto suo per il prestito nell’attività di Mr. Pocket, affinché Herbert venga sgravato dal peso di essere debitore di Provsi, come lui. Pip si confessa ad Estella, rivelando apertamente il suo amore. Estella lo rifiuta freddamente rivelandogli che è promessa sposa di Drummle.
45- Wemmick fa fermare Pip una notte in casa sua per depistare un po’ le sicurezze sul suo conto. Dà alcuni consigli a Pip per affrontare la situazione delicata in cui è finito.
46- Herbert presenta la sua fidanzata e il relativo padre, Barley, a Pip. Nel frattempo, nella stessa casa, rimane nascosto Magwitch sotto mentite spoglie di Campbell, pronto a fuggire aiutato da Pip.
47- Pip va a teatro a vedere Woplse, che si accorge che Compeyson fosse seduto dietro a Pip durante lo spettacolo.
48- Pip riceve un messaggio di invito da parte della signora Havisham e decide di recarsi subito da lei. Pip inizia a pensare che Molly (goveranente di Jaggers) sia la madre di Estella.
49- La signora Havisham concede a Pip il prestito di soldi per liberare Herbet dall’affare navale. La signora si dispera con Pip per il matrimonio di Estella e per la sua infelicità. La signora racconta la storia di come fu portata da lei la orfana Estella. Miss Havisham brucia. Pip si ustiona un braccio.
50- Herbert racconta a Pip i miglioramenti di Provis e viene a sapere che ha avuto una figlia, che è Estella.
51- Pip incalza Jaggers per capire se i suoi sospetti (ovvero che Estella fosse la figlia di Provis) siano corretti. Jaggers, senza rivelarsi apertamente, gli fa intendere di aver capito la verità ma gli chiede di non smuovere le acque per il bene comune.
52- Pip progetta la fuga di Provis con Herbert e riceve una lettera misteriosa che lo invita ad un appuntamento in solitaria.
53- Recatosi all’appuntamento, Pip si incontra con l’uomo misterioso della lettera, che scopre essere Orlick e che vuole ucciderlo dopo averlo imprigionato. Oldrick rivela di essere stato l’attentatore della sorella di Pip. Orlick sa tutto su Provis. Pip viene salvato da Herbet.
54- Pip e Herbert attuano il piano per portare Provis di nascosto in un porto e imbarcarlo verso un paese estero. Mentre stanno arrivando alla nave per Rotterdam vengono avvicinati da una galea che dice di voler arretare Provis, riconosciuto come Magwitch. Collutazione con Compeyson ed entrambi finiscono in acqua, con Magwitch ferito. Riappacificazione fra Pip e Magwitch, Pip lo scopre uomo buono. Magwitch arrestato. Compeyson apparentemente morto nella corrente.
55- Herbet invita Pip a lavorare per lui. Pip viene invitato da Wemmick a fare una passeggiata, ma è una trucco-scusa per farlo presenziare come testimone al suo matrimonio e chiede a Pip di non dire nulla a Jaggers.
56- Magwitch condannato a morte in tribunale. In punto di morte, Pip gli confida il segreto di conoscere sua figlia e persino di amarla.
57- Pip si ammala e viene accudito notte e giorno da Joe che gli rivela la morte della signora Havisham. Orlick arrestato per aver svaligiato la casa di Pumblechook. Joe sta vicino a Pip per tutta la convalescenza fino quando, guarito l’amico, scompare nel nulla lasciando una lettere che spiegava di aver saldato tutti i debiti di Pip a sua insaputa. Volontà di Pip di tornare da Biddy.
58- Pip ancora convalescente ascolta un impostore al cinghiale azzurro. Recatosi da Joe lo vede a braccetto con Biddy, sua sposa. Pip chiede loro perdono e misericordia futura e promette di ripagare il debito che gli ha evitato la prigione. Pip lascia l’Inghilterra e va a lavorare con Herbert come promesso, diventando socio della ditta dopo alcuni anni. Il terzo socio rivela il segreto sul prestito di Pip ed Herbert ne è riconoscente.
59- Joe e Biddy hanno un bambino che chiamano Pip. Pip torna nella vecchia casa di Estella, che ha saputo aver perso il marito (che la malrattava). Incontro con Estella, sfiorita ma ancora affascinante. Ricongiungimento dei due.