Come si traduce tutto questo nella vita di ogni giorno di un libraio? Cominciamo dal primo passo: si entra in una libreria, ci sia guarda intorno. Se non si vuole soltanto acquistare un determinato libro, ma vedere anche quali altri libri si offrono, ci si porrà subito una domanda: quale criterio presuppone l’ordinamento e la disposizione dei libri? E qui si compie una prima decisiva divisione: la libreria dove ci troviamo è una rivendita di articoli vari, prevalentemente cartacei, corrispondenti a supposte richieste degli acquirenti? O è anche qualcos’altro? Per capirlo, occorre porsi un’altra domanda: questa libreria presuppone una nozione di quell’entità senza margini, sempre mal definita e sempre dirimente, che si usa chiamare letteratura? Se la libreria ha a che fare con la letteratura, la cosa non potrà che apparire evidente, in svariati modi, dall’ordinamento e dalla disposizione dei libri.

DUE PAROLE

Un brevissimo elogio all’editoria, anzi, a tutto quello che è di contorno ai libri, scritto da una persona che per tutta la vita, nei libri, vi è rimasta immersa. Figura storica e centrale di Adelphi, il recentemente scomparso Roberto Calasso sviluppa il corollario che ogni appassionato libraio avrebbe voluto scrivere. Quattro rapidi capitoli ambiti: la biblioteca, le riviste letterarie, le recensioni e le librerie (quest’ultimo tratto da un discorso pronunciato alla Scuola per Librai nel 2019).