L’abbattimento del bestiame infetto richiede una certa preparazione: il trasporto, la raccolta nei macelli, l’intervento di personale qualificato, lo scavo delle fosse. Chi aiuta le autorità portando le bestie malate al mattatoio o catturando gli animali in fuga, non lo fa perché odia vacche e vitelli, ma per istinto di conservazione. Continua a leggere
Autore: lapo
Jung Chang – Cigni selvatici. Tre figlie della Cina
Mia madre sfiorò la morte. Dovettero praticarle una trasfusione di sangue e un raschiamento dell’utero. Quando riaprì gli occhi dopo l’intervento, vide mio padre seduto al suo capezzale. Le prime parole che disse furono: Voglio il divorzio. Mio padre si profuse in scuse: non aveva idea che fosse incinta, come del resto neanche mia madre. Continua a leggere
Daphne Du Maurier – Rebecca, la prima moglie
«Fino a che punto mi ami?» domandò. Non seppi rispondere. Non seppi che corrispondere allo sguardo di quegli scuri occhi torturati nel pallido volto scavato. «È troppo tardi, mio amore, troppo tardi» diss’egli. «Abbiamo perduto la nostra piccola speranza di felicità.» «No, Maxim. No» replicai. «Sì. È tutto finito. Continua a leggere
Cormac McCarthy – La strada
Si svegliò che era quasi mattina, il fuoco ridotto a un mucchio di brace, e uscì sulla strada. Tutto era illuminato. Come se finalmente il sole perduto stesse tornando a splendere. Continua a leggere
Norman Maclean – In mezzo scorre il fiume
I pescatori pensano inoltre che il fiume sia stato creato tenendo conto anche di loro, e ne parlano come se le cose stessero davvero così. Parlano delle tre parti come di un’unità, e la chiamano “una buca”: le rapide sono “la testa della buca”, la grande curva è “l’azzurro profondo” o “la piscina”, e l’acqua calma e bassa, più giù, è “la coda della buca”; ed è così calma e bassa, pensano, per permettere loro di guardare il fiume e “tentare sull’altra sponda”. Continua a leggere
Benjamin Labatut – Quando abbiamo smesso di capire il mondo
Aveva anche affrontato un divorzio che lo aveva gettato sul lastrico, aveva rotto i rapporti con la sua unica figlia e gli avevano diagnosticato un tumore alla pelle, ma lui insisteva che tutto ciò, per quanto doloroso, era stato secondario rispetto all’improvvisa constatazione che era la matematica – non le bombe atomiche, i computer, la guerra biologica o l’apocalisse climatica – che stava cambiando il nostro mondo, al punto che, nel giro di vent’anni al massimo, non saremmo più stati capaci di capire che cosa significa essere umani. Continua a leggere
Lu Xun – La vera storia di Ah Q
“Perché mi tocchi?”, chiese la monaca rossa in visa, affrettando il passo.
Gli uomini nella taverna scoppiarono a ridere. E vedevano che le sue prodezze venivano apprezzate, Ah Q si sentì ancora più in vena. “Se ti tocca il monaco, allora perché non dovrei farlo anch’io?”, disse pizzicandole una guancia. Continua a leggere
Luigi Luca Cavalli Sforza – Geni, popoli e lingue
È necessario, in ogni caso, esplorare le discipline simili, poiché vi si trovano ricchezze a volte inaspettate. E a questo scopo che ho cercato, e spesso trovato, un sostegno nelle scienze come la linguistica, l’archeologia, la demografia, e sono sicuro che valga la pena di continuare questa esplorazione parallela. Continua a leggere
Javier Cercas – L’impostore
Il narcisista vive nella desolazione e nella paura, in un’insicurezza cronica travestita da compostezza (e anche da superbia o da altezzosità), sull’orlo dell’abisso della follia, atterrito dal vuoto vertiginoso che esiste o intuisce dentro di sé, innamorato della finzione abbellente che ha costruito per dimenticare la sua realtà repellente Continua a leggere
Richard Matheson – Tre millimetri al giorno
Tracciò un segno a caso, che probabilmente si sarebbe sovrapposto a un altro, ma non aveva importanza. Tenere il conto dei giorni aveva sempre meno significato. C’erano ancora mercoledì e giovedì, poi venerdì e sabato. E poi basta. Continua a leggere