Fernando Pessoa – Il libro dell’inquietudine

Depressione

DAL TESTO

Sono nato in un’epoca in cui la maggior parte dei giovani aveva perduto la fede in Dio, per la stessa ragione per la quale i loro padri l’avevano avuto – senza sapere perché. E allora, poiché lo spirito umano tende naturalmente a criticare perché sente e non perché pensa, la maggior parte di quei giovani ha scelto l’umanità come surrogato di Dio. Appartengo, però, a quella specie di uomini che se ne stanno ai margini di quel mondo di cui fanno parte, e che non rivolgono lo sguardo solo alla massa cui appartengono, ma anche verso i grandi spazi che sono a lato. Per questo non ho mai abbandonato Dio come loro, né ho mai accettato l’umanità. Ho considerato che Dio, pur essendo improbabile, potrebbe anche esistere e che, pertanto, si poteva adorare; ma che l’umanità, essendo una mera idea biologica, e non significando altro che la specie animale umana, non era degna di adorazione più di qualsiasi altra specie animale.
DUE PAROLE
Un piombo a picco nella coscienza di Bernardo Soares, uno degli innumerevoli pseudonimi di Fernando Pessoa. Quattrocentosettantuno capitoletti di introspezione analitica, un viaggio nell’angoscia e nella solitudine mentale di un pensatore privo di sorpresa e di speranza. Una scoperta, un ritrovamento solitario e senza fiato.

 

INFO UTILI

320 pagine, 9 ore di lettura circa

 

ORIGINI 

Fernando Pessoa – Il libro dell’inquietudine – Grandi tascabili economici Newton (ISBN 9788854117287)

Van Gogh – Depressione