Vladimir Nabokov – Invito a una decapitazione


«Oggi è l’ottavo giorno,» (scrisse Cincinnatus con la matita, che ormai si era accorciata per più di un terzo della lunghezza) «e non solo sono ancora vivo, vale a dire che la sfera del mio io ancora limita ed eclissa la mia esistenza, ma, come qualsiasi altro mortale, non conosco l’ora della mia morte e posso applicare a me stesso una formula che vale per tutti: la probabilità di un futuro è inversamente proporzionale alla sua teorica distanza temporale. Continua a leggere

John Steinbeck – La perla


E, mentre riempiva il paniere, il canto era in Kino, e il ritmo del canto era il suo cuore che batteva divorando l’ossigeno del suo fiato trattenuto, e la melodia del canto era l’acqua grigio-verde e i piccoli animali guizzanti e le nuvole di pesci che lo sfioravano e in un baleno erano scoparsi. Continua a leggere

Carlo Rovelli – Buchi bianchi


In un universo in equilibrio, come nella vasca dopo che si è acquietata l’onda, nessun fenomeno ci permetterebbe di distinguere il passato dal futuro. Non potremmo dire in che direzione va il tempo. Ma ci sarebbe una conseguenza ancora più radicale, per noi: non ci potrebbero essere i nostri pensieri. Continua a leggere