DAL TESTO
Che posto abbiamo noi, esseri umani che percepiscono, decidono, ridono e piangono, in questo grande affresco del mondo che offre la fisica contemporanea? Se il mondo è un pullulare di effimeri quanti di spazio e di materia, un immenso gioco di incastri di spazio e di particelle elementari, noi cosa siamo? Siamo fatti anche noi solo di quanti e particelle? Ma allora da dove viene quella sensazione di esistere singolarmente e in prima persone che prova ciascuno di noi? Allora cosa sono i nostri valori, i nostri sogni, le nostre emozioni, il nostro sapere? Cosa siamo noi, in questo mondo sterminato e rutilante?
DUE PAROLE
Un’ottantina di pagine di pura meraviglia. Rovelli spiega, con estrema semplicità, le leggi della fisica che governano l’universo attraverso un viaggio di sette stazioni, dalle galassie ai quanti, ostacolato (ma anche sospinto) dalla nostra fame di sapienza. Un pensiero altissimo, che porta il lettore ad una visione caleidoscopica del tutto, del microscopico e del macroscopico, verso la completa consapevolezza della nostra fragilità. La fermata più delicata del viaggio è proprio la riflessione sull’uomo e sull’umanità. Sul nostro passaggio. Un libro stupendo che mostra quanto la filosofia sia in perfetta simbiosi con la scienza e quanto, sempre di più, la nostra vera ambizione sia quella di porci domande per l’eternità.
INFO UTILI
pag 84, 1 ora e mezza di lettura circa
ORIGINI
Carlo Rovelli – Sette brevi lezioni di fisica – 2014 – Adelphi (isbn: 9788845929250)
Vassily Kandinskji – Circles in circle – 1923