Trilogia della città di K. – Agota Kristof

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DAL TESTO

Esercizio di irrobustimento dello spirito

Nonna ci dice:
– Figli di cagna!
La gente ci dice:
– Figli di una strega! Figli di puttana!
Altri dicono:
– Imbecilli! Mascalzoni! Mocciosi! Asini! Maiali! Porci! Canaglie! Carogne! Piccoli merdosi! Pendagli da forca! Razza di assassini!
Quando sentiamo queste parole, il nostro volto diventa rosso, le orecchie ronzano, gli occhi bruciano, le ginocchia tremano. Non vogliamo più arrossire né tremare, vogliamo abituarci alle ingiurie e alle parole che feriscono.
Ci sistemiamo al tavolo della cucina uno di fronte all’altro e, guardandoci negli occhi, ci diciamo delle parole sempre più atroci:
Uno:
– Stronzo! Buco di culo!
L’altro:
– Vaffanculo! Bastardo!
Continuiamo così finché le parole non entrano più nel nostro cervello, non entrano nemmeno nelle nostre orecchie. Ci esercitiamo in questo modo una mezz’ora circa ogni giorno, poi andiamo a passeggiare per le strade. Facciamo in modo che la gente ci insulti e constatiamo che finalmente riusciamo a restare indifferenti. Ma ci sono anche le parole antiche.
Nostra madre diceva:
– Tesori miei! Amori miei! Siete la mia gioia! Miei bimbi adorati!
Quando ci ricordiamo di queste parole, i nostri occhi si riempiono di lacrime. Queste parole dobbiamo dimenticarle, perché adesso nessuno ci dice parole simili e perché il ricordo che ne abbiamo è un peso troppo grosso da portare. Allora ricominciamo il nostro esercizio in un altro modo: Diciamo:
– Tesori miei! Amori miei! Vi voglio bene… Non vi lascerò mai… Non vorrò bene che a voi… Sempre… Siete tutta la mia vita…
A forza di ripeterle, le parole poco a poco perdono il loro significato e il dolore che portano si attenua.

 

DUE PAROLE

Primo libro : Il grande quaderno

La prosa arida, una baraggia narrativa costruita attorno ad uno scenario macabro e inquietante come quello di una guerra di frontiera fra paesi mai nominati. Un breve romanzo di lontano carattere formativo, redatto in seconda persona singolare, costante tempo presente. Ambientato in un luogo-non-luogo dominato dall’innata cattiveria umana e dalla sterilità emotiva. Assoluta assenza di fronzoli, in perfetto accordo con il punto di vista dei prodigiosi narratori: due piccoli gemelli, bambini di irreale intelligenza, spogli di ogni emozione, implacabili. Una fiaba oscura dotata di ritmo frenetico e tagliente. Un completo abbandono della vergogna. Una prova narrativa originale ed avvincente, che arriva fino al nocciolo del cinismo letterario per regalarci un’utopia nera, pronunciabile soltanto dalla bocca di bambini svuotati dall’infanzia.

Secondo libro : La prova

Come un tronco, biforcato in ramo, seguiamo ora le vicende di un solo gemello, ignorando completamente gli sviluppi di quello scomparso oltre l’oblio del confine. Si sviluppa qui una storia dettata dalla continua ricerca di mancanze. Amori, ambizioni e desideri, sembrano guidati più dalla miseria e dalle necessità, piuttosto che da scelte volute. Nell’eterna speranza di un futuro ed improbabile ritrovo con la sua metà, il gemello Lucas porta avanti la casa di nonna, si crea una famiglia adottando moglie e figlio disabile e arriva a guadagnarsi persino un’amante e un’attività commerciale. Fino all’atteso giorno, tanto temuto. L’incontro con suo fratello Claus.

Terzo libro : La terza menzogna

L’anello mancante di una trilogia tessuta da altissimi canoni compositivi. La chiave mancante, o il tassello, necessario a spiegarsi tale velleità linguistica e tale arsura emotiva. Nella quasi inconcepibile differenza presente nella distorsione dei nomi, nel loro anagramma, Lukas, Lucas, Claus, Klaus, si specchia l’intera essenza della composizione. Ripercorrendo le vicende dei primi due volumi, tramite elementi chiave del ricordo, si sgretola la creatività del gemello scrittore, si rivela così l’essenza del primo romanzo “il grande quaderno”, ovvero, la prima grande bugia, nata dalla mente di un fratello succube delle decisioni crudeli e insostenibili, che la vita ha tristemente deciso di imporgli.

 

INFO UTILI

380 pag. Volume unico contente i  3 romanzi. (Einaudi Editore)
7 ore di lettura circa