
Mi chiamo Gianluigi Buffon, ho giocato a calcio fino a 45 anni, ventotto di professionismo dove credo di essermi lanciato a terra miliardi di volte. So come e quando cadere. Lo si impara così come si impara a calciare un pallone, altrimenti non fai questo mestiere. Sono un essere umano che è caduto come tutti gli esseri umani. Lutti, sconfitte, fallimenti, traslochi, separazioni. Gli uomini cadono, ma rialzarsi non è mai scontato. Oggi la chiamano resilienza, la capacità di saper reggere urti, stress e traumi uscendone con uno spirito positivo. Nello sport sapersi riorganizzare dopo un’avversità è una grande qualità.
DUE PAROLE
Classico libro biografico che poco ha da aggiungere alle tonnellate di libri bibliografici sportivi. Ho proprio poco da aggiungere su una lettura che ho scelto più per debolezza e fede calcistica che per spirito letterario.