Nei paesi baltici ogni gruppo etnico ha i suoi eroi, i suoi santi, i suoi martiri e i suoi cattivi. Bene e male si intrecciano, la ragione dell’uno è la rabbia, la disperazione o il dolore dell’altro. In Lituania i nazionalisti sono considerati di destra, sciovinisti e cattolici, ma sono stati in prima linea nella lotta contro l’oppressione comunista. Senza i loro sforzi e il loro coraggio, oggi la Lituania non farebbe parte dell’Europa libera.
DUE PAROLE
Un libro che mette insieme più biografie o brevi aneddoti sulla vita di alcuni illustri personaggi provenienti dai tre paesi baltici (per citarne solo alcuni: il regista Ėjzenštejn, la giornalista filosofa Hannah Arendt e i pittori Soutine e Mark Rothko). Nelle vite dei vari protagonisti, ritroviamo il rapporto complicato e indissolubile con la Russia, così come gli intrecci storico-politico-filosofici che si sono creati fra le due macro culture: quella sovietica e quella europea. Un libro utile a capire il presente che, a mio avviso, perde portanza se (come del resto è probabile) non si è famigliari con i nomi citati da Brokken.