L’amante – Marguerite Duras

ofelia - moise kisling

DAL TESTO

Bisognerebbe avvertire tutti di tali eventi. Comunicare loro che l’immortalità è mortale, che può morire, che è successo, che continua a succedere, che essa non si palesa mai in quanto tale, che è la duplicità assoluta. Che non esiste nel particolare, ma soltanto in linea di principio. Che certe persone possono celarne la presenza, a condizione che lo ignorino, e che certe altre possono svelarne la presenza nelle prime, alla stessa condizione, ignorando di poterlo fare. Che la vita è immortale mentre è vissuta, mentre è in vita. Che l’immortalità non è una questione di tempo, non è una questione di immortalità, è qualcosa di ignoto. Che è falso dire che non ha principio né fine, come è falso dire che comincia e finisce con la vita dello spirito, poiché partecipa dello spirito e del trascorrere sulle orme del vento. Guardate le sabbie morte dei deserti, i corpi morti dei bambini: l’immortalità non passa di lì, si ferma e li evita.

 

DUE PAROLE

Un collage di memorie autobiografiche adolescenziali, una complicata storia d’amore destinata a durare per l’eternità. L’autrice  si racconta collegando immagini sparse nei suoi ricordi. Ripercorrendo gli albori di una tormentata relazione fra una bimba di quindici anni con un ricco uomo d’affari cinese. Una prosa classica, piacevole  fino ai limiti della stucchevolezza. Ben lontana, seppur assai simile esteriormente, dalla sceneggiatura di “Hiroshima mon amour”, che la Duras scrisse una dozzina di anni prima della pubblicazione de “L’amante”. Se nel film si scontrano antiteticamente, attorno alla violenza dell’amore, tutti i temi sociali del dopoguerra (vedi il rapporto uomo/donna, oriente/occidente, amore/guerra, gioventù/vecchiaia, saggezza/scelleratezza, scienza/passione), nel romanzo questi ultimi vengono riproposti in tinte assai più tenui. Il protagonismo ne oscura sensibilmente  il confronto, alleggerendo di conseguenza anche il peso morale dell’opera che, nonostante l’alta leggibilità, risulta a mio avviso poco incisiva.

 

INFO UTILI

Pag. 123 – 2 ore di lettura circa.

ORIGINI

Marguerite Duras – L’amante – 1984 (Feltrinelli)
Moise Kisling – Ofelia

 

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